Tra corso Venezia, via Mozart, via Vivaio e via Serbelloni, a pochi passi da NEMI, si nasconde il Quadrilatero del Silenzio. Questo quartiere, così denominato per la sua atmosfera tranquilla e appartata, è un autentico gioiello architettonico, dove eleganza, storia e curiosità si fondono in un contesto suggestivo. Passeggiando tra i suoi viali, si viene rapiti dalla bellezza degli edifici in stile Liberty e Art Nouveau, testimonianze di un’epoca in cui l’alta borghesia milanese, tra fine ‘800 e inizio ‘900, commissionava sontuose residenze e palazzi riccamente decorati.
Uno degli esempi più significativi è Villa Necchi Campiglio, opera dell’architetto Piero Portaluppi, un capolavoro dell’architettura italiana, oggi diventata casa-museo.
Immersa in un giardino rigoglioso che conserva persino una piscina, la prima privata costruita in città, è una perfetta sintesi di modernità e tradizione, con interni eleganti e opere d’arte di grande pregio.
Normalmente non aperta al pubblico, la visita a Villa Necchi Campiglio offrirà ai nostri ospiti un’esperienza esclusiva nella parte orientale, che conserva arredi e oggetti esotici, testimonianza di una delle passioni dei suoi abitanti.
Forse non tutti sanno che Villa Necchi Campiglio è una villa… da Oscar. Qui, infatti, è stato girato uno dei film candidati al celebre premio e vincitore di numerosi riconoscimenti: “Io sono l’amore” di Luca Guadagnino. Inoltre, nelle sue sale sono ambientate alcune scene di “House of Gucci” di Ridley Scott.
Non lontano, Palazzo Berri-Meregalli cattura l’attenzione con la sua facciata eclettica e i dettagli decorativi che mescolano elementi medievali e rinascimentali.
Varcando l’ingresso, si accede a un atrio sorprendente, con una pavimentazione meravigliosa, ornato da mosaici, ferri battuti e sculture, tra cui la celebre “Vittoria” di Adolfo Wildt. Ma quello che caratterizza questo palazzo è la sua particolare aura sospesa e incantata, da cui farsi avvolgere e sorprendere.
Proprio Wildt ha lasciato un’altra traccia nel quartiere: il famoso orecchio-citofono, una stravagante scultura in bronzo degli anni Trenta sulla facciata di Palazzo Sola-Brusca, che rappresenta uno dei dettagli più iconici e fotografati del Quadrilatero.
Un altro simbolo del Quadrilatero del Silenzio di Milano è la famosa “Casa 770”, edificio che spicca tra le facciate Liberty della zona con i suoi mattoni rossi, tre tetti appuntiti e un’aria misteriosa.
Questo edificio dallo stile neogotico tipicamente fiammingo è unico nel panorama architettonico milanese e ha una storia particolare: lo si ritrova infatti riprodotto in modo pressoché identico in tutto il mondo, in dodici esemplari, dagli Stati Uniti al Canada, dal Brasile all’Australia, solo per citarne qualcuno.
Proseguendo nell’esplorazione del quartiere si incontra Villa Mozart, ricoperta di edera, con un giardino verticale che anticipa di decenni le tendenze moderne di architettura sostenibile: un altro esempio della commistione tra natura e architettura che caratterizza il Quadrilatero.
Ma è nel giardino di Villa Invernizzi che l’incontro con la natura si esprime al massimo: qui, a sorpresa, alcuni fenicotteri rosa si lasciano ammirare dai passanti in tutto il loro splendore.
Oltre agli edifici, ciò che rende speciale il Quadrilatero del Silenzio di Milano è l’atmosfera che vi si respira: qui, le strade sono punteggiate da giardini segreti, fontane e dettagli nascosti che svelano, a chi sa osservare, storie e aneddoti di un passato ancora vivo. Ce lo faremo raccontare da una delle persone che qui lavorano e creano, ispirati dalla bellezza nascosta di queste vie. Il Quadrilatero del Silenzio è quindi molto più di una semplice zona residenziale: è un viaggio attraverso la storia e l’arte, un’oasi di tranquillità nel cuore di Milano che incanta e sorprende chiunque vi si avventuri.
Dettagli
- Durata dell’esperienza: da 1 a 3 ore
- Personalizzabile su richiesta
- Accompagnati da una guida specializzata
- Visita guidata a Villa Necchi Campiglio – accesso riservato area Orientale
- Incontro con artigiano/creativo del quartiere